Sara - Agosto 2012

Era da tanto tempo che sognavo di andare in Africa, ma non avevo mai avuto avuto il coraggio di partire o, più probabilmente, non ero ancora pronta per farlo.

Prima di partire mi erano state date istruzioni precise riguardo ai miei compiti nel villaggio e avevo delle aspettative che sono state tutte sconvolte nel momento in cui sono arrivata, i bambini ti corrono incontro tutti insieme, dimentichi tutto quello che ti avevano detto di fare e cominci davvero a vivere per loro, per fare il possibile perché la tua presenza li non rimanga solo di passaggio. Il sorriso di quei bambini ti prende il cuore e, senza che tu te ne renda conto, ti sconvolge la vita, cambia l ordine della tue priorità, ti fa capire quali sono le cose davvero importanti. Nel mese che ho vissuto in Africa, ho avuto la fortuna di vedere paesaggi sconfinati, conoscere tantissime persone, vedere la miseria più infinita ma anche la gioia più vera, quella nascosta nelle piccole cose, quella che noi, tante volte, dimentichiamo che esiste.

Mentre sei in Africa, ti sembra di vivere in un altro mondo, un mondo fatto di alberi di mango giganti, di terra rossa, di strade senza asfalto, di giorni interi senza luce e acqua, ma, che nonostante tutta la fatica che ti fa fare, ti da una felicità che solo i viaggi in posti lontani ti fanno provare.

Ho avuto la fortuna di condividere questa esperienza con altri volontari italiani, che mi hanno supportato, e sopportato, anche nei momenti più duri, quelli della sera quando i bambini vanno a dormire e non ci sono più le loro voci e i loro sorrisi a distrarti, ti ricordi improvvisamente di dove sei, la vita infelice che hanno e l’enorme privilegio che hai, quello di essere nato nella parte fortunata del mondo e non si può rimanere indifferenti davanti a tutto questo.

Sara