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La Shamba

All’interno del villaggio è stata creata “la Shamba”, un’azienda agricola con l’obiettivo di rendere il villaggio autosufficiente per l’alimentazione.

La shamba si sviluppa per circa 3 acri con una zona coltivata dove crescono cavoli, carote, mais ed altre verdure tipiche africane oltre ad alberi di Banano, Mango, Avocado Guava e Papaya che forniscono frutta tutto l’annoL’irrigazione viene fornita da ­­­un torrente vicino al terreno e da alcuni mesi da un pozzo artesiano che rifornisce tutto il villaggio.

Le coltivazioni ancora non forniscono prodotti sufficienti per l’autonomia del villaggio ma si sta lavorando, anche con nuove colture, affinché si arrivi a non dover più comprare fuori frutta e verdura.

L’altra zona della shamba è la fattoria dove vengono allevati animali che, al contrario del settore agricolo, provvedono a soddisfare completamente il fabbisogno del villaggio. Ci sono infatti 2 mucche che producono 30 litri di latte al giorno, 2 vitelli,  54 galline ovaiole che danno 500 uova a settimana, 18 maiali grandi e 2 piccoli che insieme ai polli provvedono a fornire la carne necessaria al villaggio.

La fattoria è stata riorganizzata ultimamente da un giovane ingegnere volontario che ha ampliato,  rimodernato e organizzato sia il pollaio che la porcilaia permettendo così l’inserimento di nuovi animali senza dover assumere altro personale per la gestione.

Inoltre è stato avviato un progetto per l’apicoltura razionale, nato dall’esigenza di aumentare l’apporto nutrizionale dei bambini sieropositivi con la produzione di miele.

Sempre grazie a dei volontari, si è iniziato un percorso di formazione degli agricoltori della shamba per le tecniche dell’apicoltura razionale e con l’istallazione di un piccolo apiario, ma la formazione è stata estesa anche agli agricoltori locali dei campi vicini.

Infatti il buon esito del progetto è strettamente legato alla capacità di formare nuovi apicoltori locali alle tecniche dell’apicoltura razionale e, a sostenere e promuovere coltivazioni naturali senza l’utilizzo di pesticidi e diserbanti che sono la causa principale della scomparsa delle api creando la principale difficoltà nell’avvio dell’apiario.Molto è stato fatto finora, si sta facendo e si prevede di fare. L’autosufficienza è un obiettivo difficile da raggiungere, ma non per questo impossibile da ottenere. Solo uno sforzo generale, condiviso da tutte le parti, permetterà al villaggio di crescere nutrendosi di ciò che la propria terra gli offre.